Le Malattie della Tiroide
Tiroide deriva dal greco thireos, “scudo oblungo”. In realtà il termine non è molto appropriato in quanto la tiroide non somiglia del tutto ad uno scudo ma è cosi chiamata vista la sua stretta vicinanza alla cartilagine della tiroide, che assomiglia ad uno scudo greco. Una tiroide normale pesa circa 20 grammi e si costituisce di due lobi laterali, destro e sinistro, ciascuno lungo circa 5 cm, uniti nel mezzo da una banda di tessuto tiroideo, l’istmo. Nonostante sia cosi’ piccola questa ghiandola è fondamentale in quanto controlla il metabolismo di tutte le nostre cellule grazie alla produzione di due ormoni la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3) praticamente identici e che differiscono tra loro solo per un’atomo di iodio che ad essi si unisce.
Lo iodio è un elemento fondamentale per la corretta produzione di questi ormoni e nelle regioni dove la dieta è molto povera di iodio, la ghiandola tiroidea ha difficoltà a produrre adeguati quantitativi di ormoni tiroidei. Nel tentativo di compensare tale carenza, la tiroide si ingrossa formando il cosiddetto gozzo e nel caso che questo compenso non risulti efficace la ghiandola tiroidea tende a divenire ipoattiva (ipotiroidismo).
Nelle persone sane i valori normali di T3 e T4 sono mantenuti entro valori normali grazie all’azione di un ormone fondamentale conosciuto come ormone tireotropo (TSH). Questo ormone viene prodotto dall’ipofisi, una piccola ghiandola delle dimensioni di un pisello situata alla base del cervello, appena dietro gli occhi. Questo ormone e gli ormoni tiroidei sono prodotti in modo tale che quando gli ormoni tiroidei si riducono nel sangue, i valori del TSH aumentano nel tentativo di andare a stimolare una ghiandola che tende a lavorare di meno, mentre quando gli ormoni tiroidei nel sangue tendono ad essere in eccesso questo ormone si abbassa per evitare di stimolare una ghiandola che sta funzionando troppo.
I disturbi della tiroide sono molto frequenti tanto che ipertiroidismo, ipotiroidismo, ingrossamento della ghiandola tiroidea (gozzo e/o noduli tiroidei) colpiscono, in media, una persona su venti.
Le donne in genere risultano più colpite ed è sufficiente un semplice prelievo del sangue ed un ecografia della ghiandola per confermare un sospetto clinico.
La maggior parte dei disturbi della tiroide può essere curata con successo ed anche il cancro della tiroide, se diagnosticato precocemente, non comporta necessariamente una riduzione dell’aspettativa di vita.
La termoablazione del Nodulo Tiroideo
Negli ultimi 10 anni il trattamento dei noduli tiroidei benigni ha compiuto passi da gigante soprattutto grazie alle tecniche di interventistica tiroidea. Per anni molti pazienti affetti da noduli della tiroide e di qualsiasi età sono stati trattati con ormone tiroideo convinti che questo potesse contribuire a sostanziali vantaggi in termini di riduzione volumetrica o arresto della crescita di questi noduli. Le ultime evidenze scientifiche hanno posto in risalto la scarsa efficacia di tale terapia e ne controindicano l’utilizzo nella donna in menopausa e nell’uomo dopo i 55-60 anni per il rischio di possibili effetti collaterali (osteoporosi, patologie cardiovascolari) a fronte di scarsissimi vantaggi clinici.
Le tecniche termo-ablative (laser o radiofrequenza) sono tecniche di interventistica tiroidea grazie alle quali si rilevano grandissimi vantaggi in termini di riduzione volumetrica del nodulo tiroideo trattato fino ad arrivare in particolare per la radiofrequenza a riduzioni volumetriche rispetto al basale pari al 50-80%. Queste tecniche vengono eseguite in maniera eco-assistita e consistono nell’applicare tramite apposito ago dedicato temperature molto elevate nel contesto del nodulo tiroideo da trattare e che comportano, come detto, una significativa distruzione di tessuto tiroideo comportando una conseguente riduzione volumetrica con netto miglioramento dei disturbi cosmetici e degli eventuali sintomi compressivi nei confronti delle strutture del collo adiacenti (trachea, esofago).
Le indicazioni a tali trattamenti al momento sono per soggetti inoperabili o che comunque rifiutano l’intervento di chirurgia tiroidea ed in noduli che comportino problemi di tipo compressivo o cosmetico e/o che siano in progressivo, seppur lento, accrescimento volumetrico
I vantaggi di queste tecniche sono di seguito elencate: – l’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale (non necessità di ricovero) – viene applicata una modica anestesia locale sul collo evitando i rischi dell’anestesia generale – l’intervento ha una durata media di circa 20 minuti – i benefici si vedono già dopo 1 mese dal trattamento – non ci sono comunque eventuali controindicazioni a prendere in considerazione eventuale successivo intervento chirurgico in caso di non soddisfacente riduzione volumetrica della formazione nodulare trattata Gli effetti collaterali visto che la metodica è praticata con tecnica eco-assistita sono rari e di solito transitori e sono di seguito elencati: – Possono formarsi ecchimosi o piccole emorragie senza esiti apprezzabili sul piano clinico – Può comparire febbre con risoluzione naturale nel giro di pochi giorni. – In casi limitati può comparire alterazione di solito transitoria e reversibile della voce (disfonia) L’intervento viene preso in considerazione con valutazione di una equipe multidisciplinare (endocrinologo, chirurgo, radiologo interventista) e viene effettuata in regime di Day surgery senza pertanto necessità di ricovero.
Il dottor R. Cesareo è primo nome di numerosi studi clinici presenti su pub-med e pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali. E’ autore insieme ad un gruppo di esperti dell’unico studio prospettico, randomizzato e controllato che ha messo a confronto le due tecniche termo-ablative, La Radiofrequenza ed il Laser
Patologie della Tiroide
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